Montecchio: due castelli per rivivere l’amore di Giulietta e Romeo
Montecchio: due castelli per rivivere l’amore di Giulietta e Romeo, un luogo lontano dai soliti circuiti turistici che si sono impossessati dell’identità dei due sfortunati amanti ma non né hanno dato i natali .
Fonti storiche fanno risalire la faida tra i Montecchi e dei Capuleti al 1303.
La rivalità tra le due famiglie mercantili era talmente infuocata che pure Dante Alighieri esule i quegli anni da Firenze la menziona nel VI canto del purgatorio.
L’origine letteraria della novella due giovani amanti Giulietta e Romeo, risale invece al 1531 quando il capitano Luigi da Porto narra una vicenda, nota alle cronache dell’epoca perché realmente accaduta, nella sua “Historia novellamene ritrovata di due nobili amanti con la loro pietosa morte”.
Novella che venne ripresa da altri scrittori ed ebbe un grande successo in tutta Europa.
Ma fu il grande drammaturgo inglese William Shakespeare a trasformata in un capolavoro letterario che ambientò arbitrariamente a Verona.
La trama della sfortunata vicenda è nota a tutti, mentre meno noto è il luogo dove le cronache dell’epoca la collocavano, ed è nel paese di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza.
Montecchio Maggiore è un comune Veneto a circa 30 Km a ovest di Vicenza, la zona è prevalentemente pianeggiante, anche se a nord-est si sviluppa fascia pedemontana Veneta.
Dalla sommità dei due colli in prossimità del paese troneggiano tuttora i castelli della Guardia e della Villa.
Sebbene i primi insediamenti nella zona risalgano all’epoca Romana, gli attuali castelli vennero edificati a partire dal 1354 da Cangrande II signore di Verona.
Le famiglie die Montecchi e dei Capuleti erano rispettivamente proprietarie dei castello della Villa e della Guardia.
La particolare posizione di questi manieri posti un difronte all’altro sulla sommità dei due colli sta quasi a sottolineare l’acerrima rivalità delle due poterti famiglie.
29 Aprile – 1° Maggio Quando la “faida” diventa spettacolo
Montecchio Maggiore anche se ingiustamente spodestato del suo primato d’amore, non ha smesso di rendere omaggio ai due sfortunati amanti.
I castelli con la loro originalissima collocazione sono luoghi ideali per ospitare eventi.
Tra le svariate iniziative che i castelli ospitano e che si susseguono nel corso dell’anno spicca una fra tutte “Montecchio Medioevale, La Faida”, che quest’anno coprirà le date 29 aprile – 1° maggio.
L’associazione storico culturale “Giulietta e Romeo” dal 2000 si impegna a promuovere e organizzare quest’evento.
Ricrea atmosfere e occasioni perché lo spettatore possa immergersi in un luogo per rivivere l’amore di Giulietta e Romeo.
Se i due maestosi manieri sono gli attori principali, la rievocazione e costruita attorno agli usi e costumi di un borgo medioevale del 400’.
Nel sentiero che unisce i due castelli da collina a collina, viene allestito un tipico mercato medioevale, con le sue spezie, stoffe, botteghe artigianali.
Non mancano locande e taverne per rifocillarsi, che offrono pietanze e bevande ricavate da ricette dell’epoca.
Il mercato viene animato da maghi giocolieri, falconieri, sputa fuoco, esibizioni di armati, mendicanti, dame e cavalieri.
La sfida tra le due casate viene rievocata attraverso duelli e prove di abilità di valorosi uomini, che anno dopo anno si contendono “IL PALIO”; drappo dipinto dal noto pittore Felice Cosentino e che verrà custodito dalla squadra vincitrice fino all’edizione successiva.
Ricetta per IPPOCRASSO (le spezie ricreano il vino medioevale)
La cucina medioevale pur essendo povera nei sui ingredienti può sorprendere per la raffinatezza nell’abbinamento.
Quello che proponiamo è una ricetta di una bevanda molto in voga all’epoca e tuttora facile e piacevole da gustare
Ingredienti:
1 lt. vino rosso o rosato
3 bastoncini cannella
5 bacche cardamomo
1 pizzico di noce moscata
100 gr di miele
1 cucchiaio di zenzero in polvere
3/4 cucchiai di garofano
Preparazione
Pestare le spezie in un mortaio
Versare il vino tutte le spezie in un recipiente a chiusura ermetica per 24 ore.
Filtrare almeno due volte con una garza, per rendere la bevanda limpida.
Originale come aperitivo o a fine pasto come digestivo, una bevanda fresca e leggermente alcolica, sorprendentemente piacevole.
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Ricette di Cucina Medioevale facili da preparare e tutte da gustare
associazione storico-culturale Giulietta e Romeo i Ragazzi della Faida