ERNEST HEMINGWAY e il Veneto una lunga storia d’amore
Nell’aprile del ’17, il giovane Ernest Hemingway si presentò come volontario per combattere in Europa.
Nel Veneto Hemingway ci arrivò per caso.
Fù inviato prima a Schio (VI), poi nel basso Piave più vicino alle trincee, e successivamente a Bassano del Grappa (VI).
Il forte impatto emotivo che ebbe la guerra nell’animo di Hemingway lo spinsero a tornare nel Veneto più volte, sia ripercorrendo i luoghi a lui famigliari che spingendosi verso la pianura.
A Venezia dove fece diventare famoso Harry’s Bar e la locanda Cipriani di Torcello, e a Caorle dove era solito andare a caccia nella Valle di S.Gaetano.
Schio
«C’era un giardino a Schio, con il muro ricoperto di glicine, dove bevevamo birra durante le calde serate, sotto una luna che ci bombardava e faceva ogni sorta di giochi d’ombra con il platano che si stendeva sopra i tavoli»
Ernest Hemingway – Scritto del 1922 rievoca l’antica osteria “Cantarana”
Sono tanti i motivi per andare a Schio, prima di tutto per rivivere i luoghi di Ernest Hemingway, considerato dallo scrittore “uno dei più bei posti della terra”.
Da sempre innamorato dell’Italia, passò da Schio nel 1918, e nel 1922.
Schio viene definita la Manchester d’Italia, deve molto delle sue attuali strutture alla Famiglia Rossi che costui attorno al suo lanificio la città ideali, un idea innovativa all’epoca.
Alessandro Rossi in particolar modo si adoperò molto a favore della classe operaia e di un sistema di concezione ‘interclassista’, realizzando Nuova Schio: una sorta di città ideale fondata su principi illuministici con società di mutuo soccorso, scuole e aree ricreative a disposizione della maestranza.
A Schio nell’ambito dell’archeologia industriale vanno visitati:
ll Giardino Jacquard, è un giardino all’Inglese, ennesimo regalo della famiglia Rossi alla città di Schio proprio di fronte alla sede storica del lanificio e realizzato tra il 1859 e il 1878.
Lanificio Conte del XVIII secolo, l’asilo d’infanzia Rossi (costruito nell’Ottocento per i figli dei lavoratori), il Teatro Jacquard, il Villino Rossi e la ‘Città degli operai’.
Da vedere poi tramite itinerari guidati è il Museo all’aperto di Archeologia Industriale.
Bassano del Grappa
Un bellissimo borgo veneto il cui simbolo è il ponte di legno realizzato su disegno Palladiano.
Visitare Bassano e inoltrandovi nel centro storico nella piazza centrale del Monte Vecchio per ammirate l’imponente palazzo del Monte di Pietà e la casa Dal Corno Bonato, la cui facciata vanta affreschi di Jacopo Da Ponte detto il Bassano.
Fermatevi al Castello degli Ezzelini e visitate il Duomo di Santa Maria in Colle, iniziato nel 1000 e rifatto nel 1417 e molto altro.
Bassano ospita il museo Hemingway in Villa Ca’Erizzo, circondata da un bellissimo parco e adagiata su un tratto placido del lungo Brenta, poco distante dal Ponte Vecchio e dalla rocca medievale di Bassano, offre una perfetta visuale delle pendici del Grappa.
Qui Hemingway trascorse alcuni mesi come supporto della “Sezione Uno” delle ambulanze della Croce Rossa.
Oltre a fotografie originali in parte rinvenute nelle soffitte della villa stessa, il Museo ospita un’importante raccolta, in diverse lingue ed edizioni, tra tutte va certamente segnalata anche una rara prima edizione di “Addio alle Armi”.
Carole
Abitata dai paleoveneti e conosciuta dai romani, proprio per la sua posizione lagunare visse momenti di splendore sotto la Serenissima le cui testimonianze sono dovunque visibili nel centro storico fatto di piccole calli, campielli.
Le casette colorate dai caratteristici camini veneti dominate dall’inconsueto campanile cilindrico di stile ravennate e dal solenne duomo romanico a tre navate del 1038 dedicato a Santo Stefano Protomartire.
Caorle è ancora oggi un porto peschereccio di prim’ordine, con oltre cento battelli che danno lavoro a una generazione di giovani pescatori locali che non hanno abbandonato una tradizione secolare.
Mantenendo la sua vocazione, questo antico borgo marinaro che fa parte dei 1000 borghi storici italiani promossi da un’iniziativa del Ministero dei Beni Culturali e del Turismo.
Una delle ricchezze uniche di Caorle infatti è la retrostante laguna che permette itinerari in barca, ma anche a piedi e in bicicletta a contatto completo con la natura.
Una curiosa caratteristica sono i casoni vicino all’acqua, tipiche costruzioni in legno con il tetto in canna palustre.
Ernest Hemingway torno qui più volte tra il ’55 e il ’57 per le sue memorabili battute di caccia
Tra bigoli in salsa e anguilla ai ferri, risotto ai fegatini e rane, l’anatra arrosto, il pesce ispirarono a genio letterario “Di là dal fiume tra gli alberi” romanzo pubblicato in America nel 1950, arrivato da noi nel 1965.
Lo scrittore tornò a Caorle più volte tra il ’55 e il ’57, perché questo paesaggio lunare che è la laguna lascia ampio spazio all’immaginazione.
Una proposta itinerario di 5 giorni che mette insieme la bellezza delle montagne e e la magia della laguna ripercorrendo i luoghi che ispirarono il grande scrittore.
Schio e il lanificio Rossi in Veneto, archeologia industriale
Museo Hemingway e della grande guerra a Bassano del Grappa
Travel Planer SixthStar organizza vacanze su misura per Voi.
Voi organizzare la tua vacanza nella provincia Veneta Contattaci per tutte le informazioni.